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CANTICO de’ SSISsini
Col core e con le mosse tarde e stente,
passato che io ebbi que confini,
vid’io coll’occhi miei e con la mente
4 lo strazio che passaron i SSiSsini.
Simiglia questo antro a un grande jazzo,
e l’anime pietose a tanti ovini
sicchè de lor pastor, “Non uno è pazzo!”,
8 gridavan rosicando e pien di spini.
“Nessun che quivi vegne a noi ci mente!”
ci disser per seguir li propri fini,
cozzaron le parole tarde e lente,
12 ghignando su la labbia de SSiSsini.
E pria che mi beavo soavemente
fumando sotto l’alberi de pini,
sentiva melodia e suon battente
16 la musica d’estate e de bambini.
Or io a voi vi priego Santi Numi,
che poco mi prestiate l’intelletto,
non cerco fuochi sacri, solo fumi
20 Ch’abilitar mio stato e poi, “DILETTO!.”
Nel mezzo che or son, de lo pio viaggio
in questo simigliando al sommo Dante,
purgatomi di sterco fin da Maggio
24 io guardo non arreto ma d’innante.
Così far questo d’ora in poi l’è saggio
giacchè bestemmie n’ho gia dette tante.
Ma prima di finir ho un mio messaggio,
28 e lo dirò nel nell’ultima più avante.
Con questi versi che dal cor son nati,
col mismo fare de lo vecchio mulo
“A voi docenti e a voi trombon datati
32 su kelle sedie, vi si bruci il culo!”
(v.1) con le mosse tarde e stente…: con fare ritroso di chi si sta avventurando in un viaggio pieno di imprevisti.
(v.2 )que confini…: (forse) in riferimento alle prove di ammissione che gli studenti dovevano superare per accedere al corso di abilitazione.
(v.5 )questo antro:
(v.6) lor pastor, “Non uno è pazzo!”: rivolti ai docenti gridavano “non soltanto uno e pazzo!( ma tutti)”
(v.9) “Nessun che quivi…: “che nessuno creda di mentirci apponendo false firme di frequenza!”
(v.12) su la labbia…: sul volto
(v.18) mi prestiate l’intelletto: mi diate la pazienza
(vv-19-20) Non cerco fuochi sacri, solo fumi/Ch’abilitar mio stato e poi, “DILETTO!.”: “ non chiedo la pazienza di Giobbe (sacri fuochi), ma solo lo stretto necessario (fumi) affinchè io possa passare allo stato di docente abilitato (ch’abilitar mio stato)
(v.23) purgatomi di sterco fin da Maggio: liberatomi dagli stress e dalle angherie alle quali sono stato sottoposto fin da Maggio( data in cui è iniziata a pieno ritmo la frequenza ).
(v.24)arreto…:dietro, ( qui si notano influenze linguistiche normanne)
(v.28)nell’ultima più avante: nella strofa ultima che segue.
(v.29)Col mismo fare de lo vecchio mulo: con la stessa caparbietà di un vecchio mulo.
(v.31)…trombon datati: vecchi docenti inadatti all’insegnamento nei corsi, in quanto riciclatori di programmi delle lauree specialistiche.